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Il 12 ottobre 2022 dalle ore 18.30 verrà inaugurata, presso la Fondazione Giorgio Amendola di Torino (via Tollegno 52), la prima delle dieci tappe espositive della mostra itinerante SVELARE IL PRESENTE. ARTE E IMPEGNO SOCIALEpromossa dalla CGIL Torino e curata da Luca Motto.

IL PROGETTO

In occasione del Centenario della Strage di Torino del 18 dicembre 1922 ed esattamente ad un anno di distanza dall’assalto squadrista alla sede della CGIL Nazionale del 9 ottobre 2021, che causò il danneggiamento dell’opera dell’artista contemporaneo Ennio Calabria, la Camera del Lavoro di Torino ha deciso di bandire un concorso rivolto ad artiste ed artisti contemporanei e di realizzare un progetto artistico itinerante: Svelare il presente. Arte e impegno sociale.

Lo sfregio alle sedi associative del movimento operaio come alle opere artistiche in esse custodite rappresenta simbolicamente una doppia offesa: alla libertà di pensiero e alla libera creatività artistica in qualche misura schierata con il mondo del lavoro e con l’impegno civile. La violenza e l’intolleranza manifestate contro le sedi sindacali di ieri e di oggi, hanno spinto la CGIL Torino a ripercorrere e ripensare al rapporto esistente fra mondo del lavoro e arte d’avanguardia, un rapporto non sempre facile e lineare, che andrebbe valorizzato e ancor più rivitalizzato. Con l’intento di non dimenticare i drammi del passato e di evidenziare i pericoli del presente, la mostra e gli eventi ad essa collegati intendono costruire un ponte con artiste ed artisti che possano narrare, con la loro arte, un mondo ed una società sempre più disuguali e segnati da incertezze.

LA MOSTRA

La mostra si articola in due distinte sezioni.

La prima sezione è costituita dalle opere donate alla CGIL di Torino per le celebrazioni del Centenario della Camera del Lavoro del 1991 ed esposte soltanto in quella occasione nella mostra intitolata Poeti e pittori per un Centenario. Tra gli artisti della collezione torinese della CGIL si ricordano: Nino Aimone, Laura Avodoglio, Ermanno Barovero, Antonio Carena, Francesco Casorati, Sandro Cherchi, Eugenio Comencini, Sandro De Alexandris, Marco Gastini, Ferdi Giardini, Piero Gilardi, Giorgio Griffa, Luigi Mainolfi, Andrea Massaioli, Giorgio Nelva, Enrico Paulucci, Piero Ruggeri, Filippo Scroppo, Luigi Stoisa.

La seconda sezione è composta dai lavori di sedici artiste e artisti di diverse generazioni e nazionalità in concorso scelti dal curatore per la mostra.

In una società anestetizzata dal disimpegno, dall’immaterialità, dall’arte che vuol soltanto piacere ma non scuotere, è urgente riportare l’attenzione sugli artisti e le artiste che, mettendosi al servizio della libertà, resistono e si impegnano esprimendosi in direzione contraria attraverso l’artivismo (arte e attivismo). L’artivismo è riferito a quella produzione artistica che interviene con nettezza ed esce dai tradizionali confini autoreferenziali dell’arte, proprio per avvicinarsi al mondo della vita reale. Affronta esplicitamente questioni rilevanti: dalla lotta politica, al dibattito sui temi civili e sociali, dalle tematiche ecologiche ed ambientali ai drammi di guerre e migrazioni, secondo un’idea di creatività al servizio della società che origina domande, riflessioni, tensioni, e talvolta innesca mutamenti.

Le 8 artiste e gli 8 artisti in concorso sono: Matteo Baracco, Thanchanok Belforte, Giulia Bertolo, Samuel Cimma, Chantal Garolini, Lorenzo Gnata, Bahar Heidarzade, Luca Ledda, Pablo Mesa Capella, Masoudeh Miri, Ani Mkheyan, Alberto Parino, Gabriella Peyrot, Elena Radovix, Daniil Shumikhin e Massimo Tosco.

La Giuria che decreterà, nel mese di gennaio 2023, il vincitore o la vincitrice del premio è composta da:

Edoardo Di Mauro, direttore Accademia Albertina di Belle Arti di Torino; Olga Gambari, critica d’arte e curatrice; Francesco Poli, critico e storico dell’arte; Rosanna Purchia, assessora alla cultura del Comune di Torino; Enrica Valfrè, segretaria generale CGIL Torino

L’obiettivo della CGIL Torino è di rendere la mostra fruibile in tutta l’area metropolitana, in modo coerente con la decisione, forte, della Camera del Lavoro di Torino, di radicare la presenza del sindacato non solo nella città di Torino e nei luoghi di lavoro, ma anche nel maggior numero possibile di territori della Città Metropolitana, per essere più vicini a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini. Le città coinvolte saranno: Chivasso, Collegno, Cuorgnè, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Piossasco, Settimo Torinese, Torre Pellice.

Le Amministrazioni Comunali hanno accolto positivamente il progetto, permettendo di realizzare dieci tappe espositive che si articoleranno da ottobre 2022 alla primavera del 2023 accompagnate da eventi culturali, dibattiti e spettacoli.